martedì 25 settembre 2012

Elaborazione di fine dell'estate

E' arrivato così, all'improvviso, senza che me ne rendessi conto. Me ne stavo tranquilla a chiaccherare, ignara di tutto, finchè un'amica ha detto "E' il primo giorno di autunno!". Grande è stato il mio stupore per un fatto tanto ovvio e innegabilmente vero. Per la prima volta ho sperimentato le 5 fasi del lutto.
1. Il rifiuto: "Che diavolo dici? Non è possibile che sia già autunno mentre io me ne sto qui, a tarda sera, con indosso solo un leggero vestitino coi laccini. L'estate non può essere già finita!"
2. La rabbia: "Mi prenderei a calci per non essere tornata al mare prima della fine della stagione"
3. Il patteggiamento:"Vabbè, dai, il tempo è ancora bello e soleggiato...è come se fosse ancora estate."
4. La depressione: "Oddio, le giornate si stanno già accorciando. Il sole tramonta e fa buio troppo presto...voglio solo starmene sul mio divano con una copertina a guardare la televisione e mangiare pop-corn."
5. L'accettazione: Girando fra i banchi del mercato mi rendo conto che fanno bella mostra di sè zucche, castagne e funghi. L'estate ci ha lasciati e l'autunno è arrivato per davvero.

Ne segue che si tratta, in ogni caso, di un momento di transizione che ho riportato in cucina usando tutte le verdure crude tipiche dell'estate e un ingrediente più prettamente invernale, la trippa, che io adoro.
Questa insalata è un must delle mie estati fin da quando ero una ragazzina: la preparava prima il macellaio di fiducia, poi mio babbo (lo specialista delle frattaglie di casa).
Al contrario di quanto si può pensare, la trippa è un tipo di carne poco calorico che, anzi, è consigliata anche nelle diete e comunque, anche se facesse ingrassare solo a guardarla, ne mangerei fino a scoppiare tanto è buona e fresca!
Un unico accorgimento: è consigliabile acquistare la trippa già bollita (che deve avere un bel colore bianco, non giallognolo!) dal macellaio di fiducia, dato che si tratta di un prodotto deperibile soggetto a emanare cattivo odore se non correttamente trattato e conservato.





 INSALATA di TRIPPA

Ingredienti (per 3-4 persone):
1 kg trippa bollita
1 costola di sedano
1 pomodoro maturo
1/2 peperone verde
1 peperoncino fresco
1 cipolla fresca di Tropea
2 spicchi di aglio
1 carota
alcune foglie di radicchio rosso
prezzemolo
olio evo
aceto di vino
sale

Scottare per appena 5 minuti la trippa in acqua bollente. Scolare e lasciare raffreddare,poi tagliare la trippa a listarelle di circa 1/2 centimetro. Tagliare la cipolla e il radicchio a fettine sottilissime e grattgiare la carota raschiata sulla grattugia a fori larghi. Fare una dadolata di tutte le altre verdure crude. In una terrina riunire le verdure e la trippa a striscioline. Condire con l'aglio sbucciato e tagliato a pezzi grossi, il prezzemolo precedentemente tritato fine, olio evo, sale e qualche goccia di aceto. Per chi non ha problemi di commensali di gusti difficili aggiungere anche qualche oliva nera. Lasciare insaporire in frigorifero almeno mezz'ora (ma è ottima anche preparata la sera per il giorno successivo) e poi servire.
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest di Archcook


e al contest di Anto-nella-cucina

venerdì 21 settembre 2012

2 anni e non sentirli

Tre giorni fa questo mio piccolo blog ha compiuto ben due anni! Ma come è volato il tempo??? Sono andata a rileggere il post dello scorso anno e mi sono resa conto che non sono riuscita a tener fede a nessuno dei miei buoni propositi: non ho ancora provato il pane (ad eccezione della mitica focaccia), la pasta fatta in casa e la pavlova. E nemmeno è migliorata la qualità delle mie fotografie! Vergogna! A mia discolpa posso dire che ho comunque fatto altre cose: sono riuscita nella realizzazione di pandispagna, cupcakes e bignè. La strada per sentirmi davvero competente però è ancora molto lunga! Nella speranza di continuare a imparare cerco di trarre ispirazione da altri.
Quest'anno, per festeggiare, niente torta, che qui siamo in fase di remise en forme, ma dei biscottoni, o cookies, profumati, saporiti e dalla morbida consistenza. Da provare con un bel bicchierone di latte freddo! Sono facili e veloci da preparare e ottimi per riciclare l'ennesima banana morente del cesto della frutta! Anzi, a dire il vero più la banana è matura (al limite dell'avvizzito) e più è intenso e meraviglioso il profumo che dona ai biscotti. La ricetta l'ho presa qui: ho solo aggiunto le noci tritate che trovo stiano magnificamente con la banana.



BISCOTTONI BANANA, NOCI e CIOCCOLATO

Ingredienti (per 12 biscottoni):
300 g farina 00
1 uovo
100 g zucchero
80 g burro morbido
1 banana molto matura
1 cucchiaio yoghurt bianco o alla vaniglia
100 g cioccolato fondente (o gocce di cioccolato)
una manciata di gherigli di noci

Impastare il burro morbido con la farina fino a formare delle briciole. Formare una fontana e disporre al centro lo zucchero, l'uovo, lo yoghurt e la banana ridotta ad una pappetta dopo averla schiacciata bene. Impastare velocemente per amalgamare gli ingredienti e quando l'impasto è omogeneo formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare una mezz'oretta in frigo. A questo punto lavorare nuovamente l'impasto aggiungendo il cioccolato spezzettato e le noci tritate grossolanamente. Far nuovamente riposare l'impasto coperto altri 15 minuti in frigo. Stendere l'impasto su un piano infarinato fino a uno spessore di circa 1/2 cm. Usare un bicchiere dall'apertura abbastanza ampia ma bordo sottile come stampo per ritagliare i biscottoni. Disporre i biscottoni su una teglia rivestita di carta da forno e infornare in forno preriscaldato a 180°C per una quindicina di minuti. Lasciare raffreddare prima di servire.
Buon appetito!


sabato 15 settembre 2012

Il mio nome è...

Io ho un nome. Può non piacermi da matti, ma ce l'ho. Non tutti lo conoscono, ovviamente: d'altronde mica sono famosa, io. E allora mi domando perchè perfetti sconosciuti e spesso anche colleghi (che il mio nome dovrebbero ormai saperlo) si prendono la libertà di appellarmi con nomignoli che di certo non ho scelto, nè approvato ma che, anzi, trovo velatamente maschilisti e sicuramente irritanti? Sono stufa dei vari "Chicca", "Stella", "Bella", "Tesoro", "Amore" (posso giurare che sono stata salutata più volte con ognuno di questi nomi). Odio l'atteggiamento di condiscendenza che solitamente deriva da questi vezzeggiativi. A volte ho l'impressione di non essere presa minimamente sul serio e che manchi solo che qualcuno mi carezzi la testa come ad un cane. In questi casi non sarebbe più adeguato un generico "Signorina"? Posso arrivare a tollerare il "Signora", perchè, diciamo la verità, in fondo l'età c'è tutta, anche se non sembra. E se proprio si vuole dare un tocco personale alla conversazione basta chiedermi il nome che non mi vergogno a rispondere, anche se mi è già stato chiesto ma non viene ricordato, prima di lanciarsi in ameni tentativi di socializzazione!
Oggi ricetta "arrabbiata", piccante, perchè quando rimugino su questo argomento mi saltano tutti i gangheri!
Continuano le sperimentazioni con il tofu che al naturale, secondo il mio gusto, continua a sapere di cartone. Invece affogato in questo sughetto saporito e piccante è proprio buono e un'ottima alternativa proteica alla carne.




SPEZZATINO di TOFU alla PIZZAIOLA PICCANTE

Ingredienti (per 2 persone):
125 g tofu naturale
10 olive nere denocciolate
2 cucchiai di capperi sotto sale
400 g di pomodori pelati
1 cipolla rossa
1 peperoncino piccante fresco
origano secco
olio evo
sale

Sbucciare la cipolla, affettarla grossolanamente e soffriggerla in un tegame antiaderente con un paio di cucchiai di olio evo e qualche cucchiaio di acqua fino a che non è trasparente. Aggiungere il tofu tagliato a tocchetti di circa 2 cm di lato e lasciarlo insaporire. Salare e aggiungere il peperoncino tagliato a fettine (compresi i semi). Versare i pomodori pelati con il loro liquido e spezzettarli un po' direttamente nel tegame usando un cucchiaio di legno. Far prendere il bollore a fiamma vivace, poi aggiungere i capperi dissalati sotto acqua corrente, le olive tagliate a rondelle e abbondante origano tritato. Abbassare il fuoco, incoperchiare parzialmente e lasciare sobbollire almeno 20 minuti: il sughetto deve ritirarsi della metà. Servire caldo.
Buon appetito!

N.B. Il giorno dopo è ancora più buono perchè il tofu avrà assorbito tutti i sapori del condimento.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Olio e Aceto



Con questa ricetta partecipo al contest di Le cuoche per gioco


lunedì 10 settembre 2012

La televisione del futuro

Sono a casa da solo 3 giorni e già mi sono trasformata in una perfetta casalinga disperata: abbigliamento molto sciatto, pattine d'ordinanza, capelli da pazza e televisione sempre accesa. Mi manca solo la schiera di gatti e poi sarò perfetta! Diciamo comunque che inizierò a preoccuparmi per la mia salute mentale quando mi sentirò attratta dalle televendite...
Parlando di televisione è un periodo in cui io e il maschio alfa siamo fortemente attratti da tutti quei programmi americani di cucina in cui si vedono ristoranti e ricette ipercalorici. Roba da infarto.
Mentre mangiamo la nostra parca insalata per cena, ammirando cotali bombe gastronomiche, ogni tanto capita che ci guardiamo negli occhi, sbavando come due cammelli, e ci diciamo che, si, non deve essere lontano il giorno in cui la televisione non solo ci mostrerà questi manicaretti d'oltreoceano ma ci permetterà pure di assaggiarli, prelevandoli direttamente dallo schermo!!! Ah, che bei sogni!
Durante una di queste sere ci siamo imbattuti nel "mago del barbecue" che cucinava una sorta di insalata di pollo malese con cocco e peperoncini (non ho seguito benissimo perchè ero impegnata nella preparazione della cena, ossia dell'insalata): alla vista del piatto finito siamo rimasti 5 minuti istupiditi a guardarlo senza proferire parola. Quando mi sono riscossa mi sono ripromessa di provare a replicare, anche se non ho il barbecue per affumicare 8 ore un pollo! Invece l'ho cotto al cartoccio, in forno, a bassa temperatura e per lungo tempo ed è stato sorprendente: morbido, saporito e senza grassi aggiunti. Un'alternativa sarebbe quella di cuocere il pollo al vapore, ma credo ci rimetterebbe in gusto e profumo.
Non so se mi è venuto uguale a quello visto in tv (la televisione del futuro ancora non esiste, purtroppo) ma sono molto soddisfatta del risultato e ci è piaciuto talmente che di sicuro replicherò. Non avevo mai provato il cocco in ricette salate, ma è assolutamente delizioso: non è dolce e non è affatto stucchevole come pensavo inizialmente. Trovo sia un piatto piuttosto leggero, molto saporito e particolare, in grado di spezzare la monotonia del solito pollo. Da provare!



INSALATA di POLLO MALESE

Ingredienti (per 3-4 persone):
6 sovracosce di pollo spellate
1 piccolo cocco
3 peperoncini freschi piccanti
mezzo peperone rosso
olio evo
sale, pepe nero

Salare e pepare le sovracosce. Creare un cartoccio con la carta da forno in cui chiudere le sovracosce (senza aggiungere olio), poi avvolgere il cartoccio stesso in un foglio di alluminio in modo che il tutto sia più possibile sigillato. Cuocere il cartoccio al forno per 5 ore a 100°C: la carne diventa molto morbida e conserva un profumo buonissimo. Lasciare raffreddare e quando il cartoccio ha raggiunto temperatura ambiente aprirlo e staccare la carne dalle ossa (operazione che con questo tipo di cottura diventa semplicissima). Sfilacciare la carne di pollo e riunirla in una terrina.
Aprire il cocco: inserire un cavatappi in uno degli "occhi" della noce di cocco posti a una delle estremità e avvitare fino a che non si è aperto un buchetto. Ripetere l'operazione per gli altri due occhi. A questo punto capovolgere il cocco e raccogliere il liquido contenuto al suo interno dentro un bicchiere e tenere da parte per altre preparazioni o come liquido in cui conservare il cocco. A questo punto avvolgere il cocco in un canovaccio e prenderlo a martellate (consiglio di svolgere questa operazione su un piano molto resistente: io l'ho fatto in terrazza!) fino a quando non si spacca in vari pezzi. Con l'aiuto di un coltello appuntito eliminare la scorza dura e recuperare la polpa. Lavare la polpa con acqua, asciugarla e grattugiarla con una grattugia a fori larghi.
Successivamente tagliare a listarelle abbastanza sottili il peperone, dopo aver eliminato semi e filamenti bianchi. Tagliare a fettine anche i 3 peperoncini. Quelli che ho usato sono lunghi, rossi ma non esageratamente piccanti. Siccome hanno un buon sapore, oltre a essere piccanti, ho eliminato parte dei loro semi per non rischiare di far diventare il piatto troppo piccante.
Aggiungere al pollo il cocco grattugiato, il peperone a listarelle e i peperoncini a fette. Condire con poco sale e poco olio evo, e servire dopo aver fatto riposare almeno mezz'ora in frigo.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Le cuoche per gioco


sabato 8 settembre 2012

Disoccupazione e muffin

Mi sento l'italiano medio. "Che vuol dire?" si chiederà qualcuno. Dopo 2 anni e mezzo di striminziti contratti a progetto sono, di nuovo, ufficialmente disoccupata e senza prospettive, come subito dopo la laurea. Potrei arrabbiarmi. Potrei iniziare a urlare dalla frustrazione. Potrei lasciarmi andare alla depressione. Potrei pensare che non è mai stato il lavoro dei miei sogni (e in effetti è così). Invece no. L'autocommiserazione in questo caso non è contemplata così, nel mio primo giorno da disoccupata, ho preferito dirigermi in cucina e preparare una fantastica teglia di muffin. D'altronde se la suocera si presenta con una vasca di mirtilli dell'Abetone appena raccolti cos'altro si può fare? E visto che, in questo caso, di comfort food si tratta, ho abbandonato la mia stracollaudata ricetta light con lo yoghurt e ho optato per la versione originale con il burro e un quantitativo di zucchero maggiore rispetto al solito. E' stata una mossa vincente: il grasso dolciastro del burro abbraccia l'acidulo dei mirtilli in maniera perfetta. D'altronde quando ci vuole, ci vuole! L'unica variazione che ho apportato è l'utilizzo della farina integrale perchè la vita è così: a volte un po' ruvida ma sempre buonissima.



 MUFFIN INTEGRALI ai MIRTILLI

Ingredienti (per 12 muffin):
120 g farina integrale
120 g farina bianca
160 g zucchero
2 uova
100 g burro
180 ml latte intero
150 g mirtilli freschi
1 bustina vanillina
mezza bustina di lievito

In una ciotola mescolare gli ingredienti solidi: le due farine, lo zucchero, il lievito e la vanillina. Sciogliere il burro e lasciarlo intiepidire prima di mescolarlo con le uova e il latte fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire i 2 composti e mescolare velocemente (se rimangono dei grumi non è un problema). Aggiungere anche i mirtilli freschi lavati e asciugati e amlalgamare. Suddividere il composto ottenuto in 12-13 pirottini di carta a loro volta inseriti in una teglia da muffin (nel mio caso ho usato pirottini in silicone con all'interno pirottini di carta): il pirottino deve essere riempito per 3/4 circa. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 25-30 minuti (mi piace che la superficie sia leggermente dorata). Sfornare, lasciare raffreddare e servire.
Buon appetito!

martedì 4 settembre 2012

Crudismo

Dopo la follia biscottifera e quella piccante mi sono dedicata al crudismo dato che le mie scorte di liquidi corporei si stavano velocemente prosciugando a causa del caldo atroce delle scorse settimane. Così, dopo le bruschette con i funghi crudi, ripropongo un binomio che rappresenta un grande classico, solo in versione rigorosamente cruda: zucchine e menta.
La zucchina, come è noto, si accoppia perfettamente con la menta fresca per creare un mix delizioso (e anche ipocalorico ;-)).
Un piatto straordinario nella sua semplicità perchè in questo caso è l'eccellenza e la genuinità degli ingredienti a fare la differenza: la zucchina e la menta appena colte rispettivamente dall'orto del suocero e dal vaso della suocera, danno il meglio di sè così al naturale e abbinate alla pasta integrale Benedetto Cavalieri, con il suo gusto pieno e la consistenza soda.
Il sapore del piatto è delicato ed estremamente rinfrescante: proprio quello che ci vuole per combattere il solleone che ci ha appena abbandonato ma che spero torni per il weekend! Incrociamo le dita!

Fusilli integrali alle zucchine crude marinate


FUSILLI INTEGRALI BENEDETTO CAVALIERI alle ZUCCHINE CRUDE MARINATE

Ingredienti (per 10-12 coppette):
100 g fusilli integrali Benedetto Cavalieri
1 zucchina grande
1 spicchio d'aglio
menta fresca
3 pomodorini secchi sott'olio
5-6 olive nere
olio evo
sale, pepe nero

Lavare la zucchina e spuntarla alle estremità. Grattugiare la zucchina con la grattugia a fori larghi e raccogliere in uno scolapasta a maglie fitte. Lasciare riposare una mezz'ora in modo che la zucchina perda i liquidi in eccesso. Raccogliere in una terrina e condire con lo spicchio d'aglio sbucciato e tagliato a pezzetti, 4-5 foglie di menta fresca tritata, olio evo, sale e poco pepe. Far marinare per almeno 15 minuti. Nel frattempo cuocere i fusilli integrali Benedetto Cavalieri in abbondante acqua salata, scolarli al dente e passarli velocemente sotto acqua corrente per raffreddarli. Condire i fusilli con le zucchine marinate e disporli nelle piccole coppette bianche di Atmosfera Italiana. Guarnire con foglioline di menta fresca e un filetto di pomodoro secco sott'olio infilato in una fetta di oliva nera.
Buon appetito!